Marco Granelli vara la consulta Rom di Milano
"La nuova giunta è stata eletta anche con il voto di rom e sinti che con questa scelta hanno espresso la certezza che solo il riconoscimento della loro dignità di cittadini e il diritto di non essere esclusi dalle scelte che li riguardano porrà termine alla cosiddetta "emergenza rom". I rom e i sinti di Milano - si legge - hanno accolto con grande soddisfazione la disponibilità del sindaco e dell'assessore alla sicurezza e altrettanta soddisfazione esprimono per la disponibilità dell'assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, che incontreranno lunedì prossimo. Queste disponibilità e la volontà di rom e sinti di essere interlocutori e protagonisti del proprio destino con le proprie facce e le proprie voci, alla stregua di qualunque altra comunità, aprono la strada alla soluzione dei problemi che in questi ultimi 5 anni non si sono voluti affrontare preferendo fomentare la caccia allo "zingaro" per raccogliere i voti della paura nei confronti di una popolazione pacifica e numericamente irrilevante (sono circa 2000, di cui 800 irregolari, i rom e i sinti nel Comune secondo il censimento del prefetto) facendo crescere pregiudizi, discriminazione e sentimenti razzisti.
Come interlocutori dell'amministrazione e delle associazioni i rom e sinti della Consulta indicano tre problemi dai quali partire per una costruttiva collaborazione: la sospensione degli sgomberi senza soluzioni e senza assistenza che hanno tormentato decine di famiglie, costrette a spostarsi da un posto all'altro in condizioni di sempre ulteriore degrado; la ridiscussione del piano Maroni e la revisione dell'utilizzo dei 13 milioni di euro, parte del Fondo sociale europeo per politiche di tutela e inclusione delle comunità rom e che quindi sono da finalizzare a reali politiche di convivenza, in armonia con le direttive comunitarie; la valorizzazione delle risorse umane delle comunità rom e sinte, sia nella gestione organizzativa ed economica delle realtà presenti sul territorio comunale, sia sulla costruzione di un rapporto di scambio sociale e culturale con le istituzioni e la cittadinanza".