giovedì 30 giugno 2011

Marco Granelli vara la consulta Rom di Milano

Marco Granelli vara la consulta Rom di Milano

Giovedí 30.06.2011 17:00

Marco Granelli

"Dopo l'incontro di martedì scorso con il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e l'assessore alla sicurezza, Marco Granelli, sabato alle ore 11.30 nella sala stampa di palazzo Marino la Consulta Rom di Milano si presenta alla città. Per la prima volta da decenni rappresentanti rom e sinti dei campi regolari e irregolari di Milano si sono riuniti intorno a un tavolo per propria iniziativa con le proprie differenze e hanno costituito un proprio organismo di coordinamento per affrontare i problemi delle comunità
presenti sul territorio milanese. Un segnale straordinario che si accompagna alla certezza che con la nuova amministrazione e l'uscita di scena di De Corato, che aveva fatto dei suoi 540 sgomberi un trofeo personale, si è conclusa una politica che non aveva sortito nessun risultato se non costi sociali altissimi e un grande dispendio di denaro pubblico". E' quanto si legge nel comunicato diffuso dalla Federazione Rom e Sinti insieme.

"La nuova giunta è stata eletta anche con il voto di rom e sinti che con questa scelta hanno espresso la certezza che solo il riconoscimento della loro dignità di cittadini e il diritto di non essere esclusi dalle scelte che li riguardano porrà termine alla cosiddetta "emergenza rom". I rom e i sinti di Milano - si legge - hanno accolto con grande soddisfazione la disponibilità del sindaco e dell'assessore alla sicurezza e altrettanta soddisfazione esprimono per la disponibilità dell'assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, che incontreranno lunedì prossimo. Queste disponibilità e la volontà di rom e sinti di essere interlocutori e protagonisti del proprio destino con le proprie facce e le proprie voci, alla stregua di qualunque altra comunità, aprono la strada alla soluzione dei problemi che in questi ultimi 5 anni non si sono voluti affrontare preferendo fomentare la caccia allo "zingaro" per raccogliere i voti della paura nei confronti di una popolazione pacifica e numericamente irrilevante (sono circa 2000, di cui 800 irregolari, i rom e i sinti nel Comune secondo il censimento del prefetto) facendo crescere pregiudizi, discriminazione e sentimenti razzisti.

Come interlocutori dell'amministrazione e delle associazioni i rom e sinti della Consulta indicano tre problemi dai quali partire per una costruttiva collaborazione: la sospensione degli sgomberi senza soluzioni e senza assistenza che hanno tormentato decine di famiglie, costrette a spostarsi da un posto all'altro in condizioni di sempre ulteriore degrado; la ridiscussione del piano Maroni e la revisione dell'utilizzo dei 13 milioni di euro, parte del Fondo sociale europeo per politiche di tutela e inclusione delle comunità rom e che quindi sono da finalizzare a reali politiche di convivenza, in armonia con le direttive comunitarie; la valorizzazione delle risorse umane delle comunità rom e sinte, sia nella gestione organizzativa ed economica delle realtà presenti sul territorio comunale, sia sulla costruzione di un rapporto di scambio sociale e culturale con le istituzioni e la cittadinanza".

mercoledì 29 giugno 2011

Come possiamo accettare?

Ma le donne e noi tutt* come possiamo accettare il prolungamento dell'età lavorativa? Facciamo finta di essere un paese scandinavo, con la molteplicità dei servizi? Se non io per me, chi per me? E se non adesso, quando?

martedì 28 giugno 2011

A MILANO IL VENTO NON E’ CAMBIATO PER I ROM E I SINTI

A MILANO IL VENTO NON E’ CAMBIATO PER I ROM E I SINTI

IL NUOVO ASSESSORE ALLA SICUREZZA COME PRIMO ATTO DEL SUO MANDATO

SGOMBERA, SGOMBERA, SGOMBERA, SGOMBERA, SGOMBERA, SGOMBERA

UN APPELLO DELLA FEDERAZIONE ROM&SINTI INSIEME E DELLA CONSULTA ROM AL SINDACO DI MILANO



La Federazione Rom&Sinti e la Consulta Rom di Milano denunciano che il nuovo assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, come primo atto del suo mandato ha proceduto a far eseguire lo sgombero di 6 insediamenti abusivi di rom rumeni e sinti italiani. 174 persone, la metà minori, costrette a spostarsi da un punto all’altro della città in un assurdo e crudele carosello, una pratica che si pensava conclusa con l’uscita di scena di De Corato che aveva fatto dei suoi 540 sgomberi un trofeo personale. Una pratica che non aveva sortito allora e non sortisce ora nessun risultato se non costi sociali altissimi e un grande dispendio di denaro pubblico, utile soltanto a fomentare discriminazione e persecuzione.

Ci preoccupa che il nuovo assessore sappia fare solo quello che ha fatto il suo predecessore, sbandierando il “fermo rispetto delle regole” e dimenticando, nonostante la sua esperienza di volontario Caritas, non solo il principio di solidarietà ma le infinite raccomandazione delle autorità internazionali a tutela della minoranza rom e sinta, tra le quali, a proposito di regole, il divieto di eseguire sgomberi senza alternative sociali, in primo luogo senza tutela dei minori.

Ci sorprende la scelta del nuovo assessore che non si rende conto che sul tema dei rom l’unica vera emergenza è la condizione di fragilità di queste piccole comunità (sono circa 800 i rom irregolari nel territorio del Comune secondo il censimento del prefetto) che nella città occupata nei piani alti dalle drine calabresi e dalla corruzione amministrativa occupano spazi abbandonati, discariche, sottoponti per cercare una via d’uscita dalla loro miseria.

Ci domandiamo se questa è la politica della nuova giunta che è stata eletta anche grazie al voto dei rom italiani e rumeni che con la loro partecipazione hanno espresso la speranza che cessasse il clima di pregiudizio, di discriminazione e di caccia al rom per scopi elettorali.

Per tutto questo la Federazione Rom&Sinti insieme e la Consulta Rom di Milano rivolgono al nuovo sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, un appello pressante

· perché il problema delle comunità rom e sinte presenti sul territorio milanese venga affrontato nel rispetto dei diritti umani e del principio di uguaglianza che riguarda ciascun cittadino;

· perché si sospenda la politica degli sgomberi senza senso che tanti danni hanno provocato a comunità già fragili e inutili costi alla collettività;

· perché si avvii da subito un confronto con le comunità rom e sinte per elaborare un progetto che ridiscuta il piano Maroni e l’utilizzo dei relativi fondi, in modo da stabilire un clima di convivenza serena nella città delle mille comunità e delle mille risorse culturali e umane delle quali la comunità rom e sinta è parte integrante.


Grazie per l’attenzione


Per informazioni: 3397608728

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Abbiamo bisogno di una modalità di interazione che chiamerei a piramide rovesciata: chi ha un ruolo di leader dovrebbe porsi come facilitatore secondo un principio di sussidiarietà verticale.
Come antepone il Papa alla sua firma: s.s. Servus servorum

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Anticipare e Gestire il conflitto

Ho letto l'articolo di Majorino "Cara Sama" su Repubblica. È bene affermare i diritti di ciascuno a vivere come ritiene; è altresì necessario anticipare e gestire la microconflittualità che si genera nella prossimità. La prima prospettiva senza la seconda strategia è inefficace a produrre cambiamento.