martedì 2 agosto 2011

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' E TUTTI GLI ANTI-FASCISTI NON DIMENTICANO!

Oggi, anniversario della strage fascista e di Stato dell'Agosto 1980, avvenuta alla Stazione di Bologna, penso sia doveroso ricordarla, omaggiando tutte vittime e stringendoci attorno al Comitato dei parenti delle vittime di questa ennesima e infame strage di cui tutt'oggi sono ignoti i mandanti. Sì la manovalanza fascista é stata condannata, ma chi gli ha ordinato di metter,e quella bomba? E perché proprio alla Stazione di Bologna? Con quali obiettivi politici? Lo Stato italiano deve aprire gli archivi, troppi sono i segreti che caratterizzano tutto il dopoguerra fino ad oggi. Vogliamo giustizia e verità! Perché noi non dimentichiamo!
Paolo Gonzaga

Dal sito di Sinistra Ecologia Libertà: http://www.sinistraecologialiberta.it

2 agosto 1980, non dimentichiamo

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Stazione di Bologna, 2 agosto 1980, ore 10,25, sala d’aspetto di 2ª classe, una bomba composta da una miscela di tritolo e T4 contenuta in una valigia abbandonata esplode, cambiando il destino di ottantacinque persone, uccise dall’arroganza del Potere. Questa è la strage di Bologna, una strage di Stato, dai contorni torbidi. I tribunali condannarono in via definitiva, come diretti esecutori della strage, i tre neofascisti Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, ma senza individuare con chiarezza i mandanti.
Una vergogna, che ancora oggi, in forme diverse, vuole eliminare dalla memoria del Paese quelle vittime. Vittime innocenti che vanno ricordate. Ricordare è un dovere, e lo è ancora di più quando, sia le “istituzioni” che “l’informazione” decidono che non è più il tempo di farlo. Anche quest’anno – il secondo consecutivo – il Governo ha deciso di non mandare nessun proprio rappresentante alla commemorazione che si terrà martedì a Bologna. L’assenza dello Stato è un silenzio assordante che colpisce la coscienza, la dignità e la sete di giustizia dei familiari delle vittime.
Noi non dimentichiamo quella tragica vicenda, noi non dimentichiamo quel silenzio che il Potere impone, noi non dimentichiamo quelle vittime di Stato.
Andrea Sironi


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