Comunicazioni
22 luglio 2011
Addizionale Irpef e Biglietto dell'autobus. Non si faccia propaganda, ma si ami Milano
Quando si sono aperti i libri contabili del Comune di Milano, toh, il regalo e la dote della Moratti: 184 Milioni di Euro di buco.
Entro il 31 Agosto Milano deve garantire entrate altrimenti va in default. Che significa non ricevere più fondi statali e bloccare l'erogazione di servizi essenziali.
E' la vergogna delle amministrazioni di centrodestra a cui tocca mettere una toppa.
E che fare?
Sull'Ici non si può intervenire, recupero dell'evasione non si può ascrivere a bilancio, come per vendite non ancora effettuate (come le quote di Serravalle, per fare un esempio a caso).
E' necessario, per salvaguardare Milano fare un operazione: applicare l'addizionale Irpef dello 0.2%.
E che significa?
Che i Milanesi che guadagnano più di 26.000 Euro l'anno pagheranno di media 60 Euro all'anno per garantire a Milano di esistere.
E' la più bassa addizionale d'Italia (Roma ha lo 0.9 tanto per dire) e toccherà solo chi guadagna dal benino in su.
Non sono contento, ma è una misura necessaria.
Da milanese l'accetto, con il dispiacere di vedere Milano costretta a questo.
C'è un altro nodo: l'autobus.
Milano fino ad oggi è stata la città col biglietto urbano più basso rispetto all'Europa, ma con gli abbonamenti in media nazionale.
Da sempre disincentivato l'abbonamento.
L'aumento del biglietto a 0.5 permetterà di avere servizi migliori e di salvare anche ATM, che non se la passa bene dopo che la regione Lombardia di Formigoni ha tagliato 42 milioni di Euro per il trasporto milanese.
Ma nel frattempo gli abbonamenti rimarranno invariati.
Incentivare gli abbonamenti è la politica di tutti i paesi civili. Nel frattempo il tempo di validità del biglietto passserà da 75 minuti a 90. Gli anziani sotto un certo reddito ne saranno esenti, i giovani fino a 26 (a prescindere se studenti o meno) avranno prezzi stracciati.
Chiunque da oggi userà questa minima manovra per farsi propaganda e pubblicità, per me sarà un ipocrita.
Per guadagnare qualche voto, mettere in discussione la propria città e i suoi servizi non è la soluzione a nulla.
I milanesi lo capiranno. Ne sono certo. Ricorderanno la pessima amministrazione che oltre a tagliare i fondi per i servizi sociali, non ha investito in nulla.
E rideranno di coloro che, per meschini interessi di visibilità, di convenienza e di pura propaganda, urleranno e sbraiteranno contro gli interessi della città.
Entro il 31 Agosto Milano deve garantire entrate altrimenti va in default. Che significa non ricevere più fondi statali e bloccare l'erogazione di servizi essenziali.
E' la vergogna delle amministrazioni di centrodestra a cui tocca mettere una toppa.
E che fare?
Sull'Ici non si può intervenire, recupero dell'evasione non si può ascrivere a bilancio, come per vendite non ancora effettuate (come le quote di Serravalle, per fare un esempio a caso).
E' necessario, per salvaguardare Milano fare un operazione: applicare l'addizionale Irpef dello 0.2%.
E che significa?
Che i Milanesi che guadagnano più di 26.000 Euro l'anno pagheranno di media 60 Euro all'anno per garantire a Milano di esistere.
E' la più bassa addizionale d'Italia (Roma ha lo 0.9 tanto per dire) e toccherà solo chi guadagna dal benino in su.
Non sono contento, ma è una misura necessaria.
Da milanese l'accetto, con il dispiacere di vedere Milano costretta a questo.
C'è un altro nodo: l'autobus.
Milano fino ad oggi è stata la città col biglietto urbano più basso rispetto all'Europa, ma con gli abbonamenti in media nazionale.
Da sempre disincentivato l'abbonamento.
L'aumento del biglietto a 0.5 permetterà di avere servizi migliori e di salvare anche ATM, che non se la passa bene dopo che la regione Lombardia di Formigoni ha tagliato 42 milioni di Euro per il trasporto milanese.
Ma nel frattempo gli abbonamenti rimarranno invariati.
Incentivare gli abbonamenti è la politica di tutti i paesi civili. Nel frattempo il tempo di validità del biglietto passserà da 75 minuti a 90. Gli anziani sotto un certo reddito ne saranno esenti, i giovani fino a 26 (a prescindere se studenti o meno) avranno prezzi stracciati.
Chiunque da oggi userà questa minima manovra per farsi propaganda e pubblicità, per me sarà un ipocrita.
Per guadagnare qualche voto, mettere in discussione la propria città e i suoi servizi non è la soluzione a nulla.
I milanesi lo capiranno. Ne sono certo. Ricorderanno la pessima amministrazione che oltre a tagliare i fondi per i servizi sociali, non ha investito in nulla.
E rideranno di coloro che, per meschini interessi di visibilità, di convenienza e di pura propaganda, urleranno e sbraiteranno contro gli interessi della città.
Luca Gibillini
Consigliere Comunale di SEL
Articolo pubblicato il 22/07/2011 su:
http://www.sinistraecologialiberta.it/
p.s. : Oggi 29 Luglio, ci giunge la buona notizia sull'applicazione e sull'esenzione dell'addizionale Irpef che é andata molto meglio di come si temeva: l'esenzione dall'addizionale Irpef non é più per i redditi sopra i 26.000, ma ne saranno esentati i redditi sino a 33.500, come ci anticipava esprimendo una sua opinione, la bravissima Patrizia Quartieri in un incontro con iscritti e simpatizzanti di Sel in Zona 2. Un ulteriore segno della saggezza di questa giunta, perché nella fascia tra i 26.000 e i 33.500 euro c'è un mondo di onesti lavoratori, che pagano le tasse fino in fondo e che certo non se la passano bene. Diciamo che quindi la tanto detestata aliquota si risolve che i milanesi che guadagnano più di 33.500 euro dovranno pagare una sessantina d'euro...
Paolo Gonzaga
SEL Zona 2
postato da Paolo Gonzaga il 29/07/2011
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